venerdì 19 dicembre 2008

A colpi di scalpello

Non aggiorno questo blog da molto, troppo tempo.


Ho avuto molto da lavorare, sono stato male, ho avuto le serate impegnate... scuse, tutte scuse.


Su Youtube c'è un video che mostra Stephen King come relatore a una conferenza. QUalcuno gli chiede come sia possibile trovare il tempo per scrivere se si conduce una via normale. Lui risponde che il tempo per scrivere - se si vuole essere scrittori - lo si deve trovare. Scuse come "non ho tempo", non giustificano il fatto di non aver scritto, perché allora significa che esistono cose più importanti, a cui diamo più importanza e allora, prima di essere scrittori, siamo altro. Amaro, spietato... ma vero. Poi ovviamente ci sono una serie di sfumature a questo discorso, tra cui il fatto che si può essere scrittori e dedicarsi alla propria musa anche senza materialmente scrivere. In effetti uno scrittore non smette di essere tale in quel periodo che intercorre tra la stesura di un lavoro e quello successivo. In mezzo si possono fare correzioni, revisioni, prendere appunti e pensare a nuovi progetti.


Ecco. Io in questo momento ne ho fin troppi. Ora che attendo di ricominciare la revisione di E Venne la Bestia e che aspetto di decidere cosa fare o non fare con Deadective Stories, mi ritrovo in un turbine di idee e progetti per nuovi racconti, nuovi romanzi, anche di generi diversi. Le montagne della nostra valle reclamano un impegno di tipo fantasy, influssi esterni e vecchie idee mi tirano per una manica verso la fantascienza e il cyberpunk, l'orrore e il sovrannaturale si ripresentano in ogni situazioni con scenari che scaturiscono da qualcosa di tanto semplice come la visita alla vecchia scuola della mia Faraona. Quante idee... le lascio fare. Le lascio turbinare, girare, danzare. So che quando sarà il momento - proprio come è accaduto con E Venne la Bestia - quando the stars are right, un soggetto, uno spunto germoglierà. E allora richiederà attenzione. E in una frenesia creativa, picchierò sui tasti del portatile, in un'improvvisazione jazzistica, in un lavoro di scavo quasi archeologico che porterà alla luce un nuovo romanzo. Un po' come quando si scalpellano via pezzi di marmo da un blocco informe che però già racchiude una forma unica.




E intanto... obiettivo premi letterari.

martedì 9 dicembre 2008

Sospeso

Ancora una volta mi trovo sospeso (che può anche dire che volteggio, eh...!).



Finita la prima revisione di E Venne la Bestia (per gli amici EVB), sto lasciando passare del tempo prima di riprenderlo in mano. Credo molto in questo romanzo, ma devo ancora sistemare alcuni piccoli aspetti. Ritengo che dal punto di vista della trama e del succedersi degli eventi sia a posto. Un piccolo esame a cui viene sottoposto in questi giorni mi dirà se è anche efficace dal punto di vista delle emozioni e del'azione. Bisogna pazientare... il lavoro più difficile per il tipo di scrittore in cui mi sono trasformato: lo scrittore ansioso e affamato di risultati.


Lo so, lo so... ci si dovrebbe godere il viaggio invece che essere rivolti solo alla meta ma... diamine, provate un po' voi a mettere così tanto di voi stessi in una storia e poi vediamo se non vi viene da ringhiare all'idea di dover aspettare, aspettare sempre!



Mi concentro su altro. C'è un'agenda da realizzare, anche se la voglia latita.


E poi c'è un ottimo premio letterario a cui parteciperò. Si chiama Orme Gialle ed è rivolto a racconti gialli, polizieschi e noir, con tutte le altre sfumature possibili (senza esagerare). Parteciperò con un racconto pulp, violento e veloce, scritto in terza persona e al presente. Si intitola Nailmaster 2000 e ha come tema... il martello. Come diceva un comico tempo fa: "Pulp... molto pulp. Pure troppo..."



Peccato che ancora una volta, dopo aver inviato, dovrò aspettare!!!

mercoledì 3 dicembre 2008

Spettri nel cuore Giallo di Milano

Giovedì 27 c’è stata la presentazione milanese di Legame Doppio. Mi sono preparato a lungo, ho cominciato a organizzare questa presentazione il luglio, con le prime telefonate. Mi sono dato da fare, ho cercato contatti, ho lavorato, ho scritto comunicati, li ho inviati, ho fatto anche da mangiare! Quanti pensieri, quante preoccupazioni… tanti, troppi problemi. Nel senso che alla fine sono io che me ne sono fatti troppi.


 


Come è andata?


È andata bene. Benissimo! Ho rivisto molti amici. Ho conosciuto molta gente che non conoscevo. Persone note e meno note mi si sono strette intorno e mi hanno fatto sentire il loro supporto. Ho ricevuto una mano enorme da una persona eccezionale che mi si è avvicinata grazie alla qualità di quello che ho scritto: il mio romanzo (e se mi conoscete sapete che non mi è facile ammettere una cosa come questa). Laura Antonini. Mi ha fatto un regalo grandissimo, è stata presentatrice e conduttrice di questa presentazione. Ha speso per me (in pubblico ma anche in privato) delle parole che mi stanno facendo riflettere che mi stanno facendo prendere delle decisioni sul futuro dei miei libri (decisioni che forse avevo già preso e che dovevo realizzare). Ha parlato con emozione, con passione, della mia storia, dei miei personaggi. Come potrò mai ringraziarla davvero? Conduce Megajay, il sabato e la domenica su Radio Deejay e parla dei libri che le sono piaciuti. Sono in debito, ma è un piacere.


 


vito kryss laura DSCN1596


 


Alla presentazione hanno partecipato anche Vito Di Domenico, amico di lunga data e sceneggiatore di Baseluna Film. Ha parlato del booktrailer, della magia del fare, del realizzare film.


Abbiamo visto anche due dei tre protagonisti: Laura Milani (che ha interpretato Catia) e Raffaele Farina (lo Spettro).


 


laura milani DSCN1604


raffaele DSCN1598


 


Il terzo protagonista, Jack il gatto, era a casa dei miei… a fare danni di sicuro.


 


E poi c’è stato un bellissimo regalo da parte di mia sorella: un pensiero e un ringraziamento per tutti i partecipanti.


 


 questa


 


E poi… vedere la mia Faraona, felice tra amici ritrovati, sorridente… impagabile!


 


Un momento in particolare non lo scorderò mai. Dopo la presentazione è scattato l’assalto al buffet che avevo preparato (spiedini pomodoro e mozzarella, salame della Valsassina, patatine e chili con carne). Assaltato da gente che voleva la firma sul libro e risposte a domande varie, non ho potuto arrancare verso le cibarie. Ma a un certo punto qualcuno mi ha infilato nella mano un bicchiere di fragolino. Sul bicchiere c’era un’etichetta con una sola parola


 


“AUTORE”



...e in più Graziano Molteni, regista di Baseluna, ci ha portato una gradita sorpresa: il DVD con il backstage del booktrailer, prontamente proiettato



http://www.youtube.com/watch?v=nK9n0GEOXVs

lunedì 24 novembre 2008

Un altro pizzico di magia

Ti svegli e scopri che il freddo della notte non ti ha portato solo la voglia di stringerti contro il calore di chi ti è caro ma anche... be', 5 centimetri di neve fresca in giardino.


Se da noi già è bello durante tutto il resto dell'anno...


 FotoNuove 002


 ...quando nevica è addirittura magico


Varie 035


 Siamo in una valle stretta e nascosta, un rifugio antico tra pareti rocciosi, difeso da una gola. Siamo a Imladris, Forraspaccata, siamo a Gran Burrone. E le nostre vite si tingono di fantasy.


Nel frattempo però corro, lavoro, pianifico e correggo.


E ripasso la mia presentazione.


Varie 039


Userò uno schema già collaudato: verrò introdotto da Laura Antonini e Mario De Stantis di Radio Deejay. Poi Vito Di Domenico di Baseluna Film parlerà della magia del booktrailer. Mostreremo il filmato e poi... poi toccherà a me.

giovedì 20 novembre 2008

Non solo calci nel sedere...


Ieri ho rilasciato la mia prima intervista a un quotidiano. Certo, un piccolo quotidiano locale della provincia in cui risiedo, ma si tratta comunque di un risultato novele che mi ha reso molto fiero di quello che sono riuscito a fare. Ho ottenuto questo risultato con un comunicato stampa confezionato ad hoc. La chiacchierata telefonica su cui si è articolata l'intervista è stata molto soddisfacente e interessante: il mio interlocutore era molto interessato e si è dimostrato estremamente disponibile a darmi una mano in futuro e non solo con la promozione di Legame Doppio e dei prossimi romanzi, ma anche con... be', la ricerca di un lavoro. Per quanto fare lo scrittore pendolare sia stimolante - e avere ben due ore al giorno durante le quali non ho altro da fare che rimanere seduto a farmi trasportare da un treno mi ha permesso di completare E Venne la Bestia e correggere Deadective Stories: Memorie dalla Città dei Morti - il fatto è che per otto ore di lavoro in compagnia di gente che vorrei vedere in un fight club (magari dall'altra parte delle mi nocche) mi ritrovo a star fuori di casa quindici ore ogni giorno. Quindi... ogni aiuto è più che ben accetto.


 


E ormai manca una settimana alla presentazione presso la Libreria del Giallo: l'emozione comincia a farsi sentire.


E manca poco più di una settimana alla chiusura di un evento a cui ho partecipato e il cui risultato attendo con un certo interesse.


 

lunedì 17 novembre 2008

Visioni e revisioni

Ho appena ricevuto dei complimenti da un amico scrittore per la struttura e la costruzione di Legame Doppio. Ovviamente mi hanno fatto molto, moltissimo piacere. Questo però mi ha portato a pensare all'importanza del rivedere i testi scritti. Alla struttura, alle scelte effettuate. Quante volte troviamo romanzi con una struttura raffazzonata o con uno sviluppo lineare che ci lascia perplessi per la sua semplicità?



Mi chiedo come sarà il risultato finale di E Venne la Bestia. Non è per niente facile prevederlo: è molto diverso da Legame Doppio e anche da Deadective Storie. Per certi versi è più complicato, più articolato.


Mi viene anche da pensare a un'altra cosa... considerate le numerose testimonianze di apprezzamento e stima per Legame Doppio...


...perché diamine non ce la fa a uscire di più dalle librerie?


semplice: perché un libro chiuso è un mistero irrisolto... ci vorrebbe qualcuno che te ne parli per convincerti a prenderlo in mano.


Devo organizzare una tourné!

mercoledì 12 novembre 2008

Primo e unico

Giornata interlocutoria, di transito, intermedia. La voglia di risultati aumenta, il tempo no. Ma basta lamentarsi. Fantascienza... è questo che sto leggendo ora. Una fantascienza strana, violenta, sporca ma molto molto intensa. Il problema è che si tratta di un tipo di fantascienza che da noi non potrebbe prendere piede. Non ce la fa.



...però non è detto. Magari un domani... Chi lo sa.


Intanto si avvicina la presentazione del 27. Mando comunicati e inviti. E attendo... attendo il risultato di un concorso letterario, di una valutazione. Attendo di decidere cosa fare per Mor. E tra poco finisco la revisione della Bestia.

lunedì 29 settembre 2008

Chi ha il pane non ha i...


Mentre un intessante progetto promozionale prende corpo, procede la correzione di E Venne la Bestia. L'ostacolo principale a una nuova opera, di solito, siamo noi autori. Soprattutto se seguiamo il metodo di lasciare riposare una prima stesura per un paio di mesi prima di rimetterci mano. così ho fatto con EVB... e devo dire che ora, con 75 giorni di distanza dall'ultimo punto alla prima correzione, sono davvero soddisfatto. Sarà un gran romanzo.


Settimana scorsa è stata trasmessa la mia intervista a Radio Cernusco Stereo, condotta da Alessandra Perrotta. Mi sono stati messi a disposizione i file audio dell'intervista (con anche le canzoni che avevo selezionato). Li ho messi online su di un sito di hosting e sono scaricabili liberamente, anche se sono un po' imgombranti (40 e 30 MB ciascuno).


i link sono


1) http://myfreefilehosting.com/f/2b8bd7f071_40.17MB


e


2) http://myfreefilehosting.com/f/0afac97ba5_30.51MB


E mentre mi affaccio su Facebook e sulle sue molteplici possibilità promozionali, nel corso di questo week end si è tenuto al Castello di Belgioioso la manifestazione Parole nel Tempo, la fiera dei piccoli editori. Il detto Chi ha il pane non ha i denti. Ho ricevuto l'invito a partecipare (con tanto di pass gratuiti) non solo da mio editore Asenard, ma anche dalla prestigiosissima rivista Inchiostro! Ho dovuto rifiutare, anche se con un certo rammarico...


 


 

mercoledì 24 settembre 2008

Metafore e risultati

Sveglia, lavaggio, vestirsi in fretta. Colazione veloce. Gioco con il gatto, osservo i due micini ospiti della Casa dei Mostri. Esco con Morgana, preparo lo zaino. Un'abbraccio e due parole con la Faraona, poi via: in auto. Arrivo a Lecco. Traffico. Vedo un posteggio. Stretto, forse corto, lontano.


No, cerco il prossimo.
Un giro a vuoto. Troppe auto.
Un secondo giro. Niente, tutto pieno.
Sto per cominciare un terzo giro, eccolo. Parcheggio, scendo.
Corro!
Sei minuti. Ce la faccio. Corro ancora. Arrivo in stazione, gradini due a due. Il treno.
Le porte chiuse, si muove. Mi lascia lì.


E ora indossiamo le lenti filtranti della metafora.
Sia la routine mattiniera la vita vissuta: impegni, doveri, affetti.
Sia il posteggio la proposta di pubblicazione di un editore.
Sia il treno il viaggio dello scrittore.
Ebbene, si possono trarre interessanti insegnamenti.
Ridurre la vita privata e i doveri quotidiani permetterebbe un impegno migliore e la possibilità di scegliere prima e meglio.
Ma certe volte... basta saper cogliere l'occasione che ti si presenta subito, portare a casa il primo risultato e riorganizzarsi per far meglio il giorno dopo.
Un passo alla volta


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Nel frattempo, sotto il termoclino...


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Si muovono cose. Si concretizzano.


Ho lanciato un piccolo concorso letterario con un forum di matti (http://poetiescrittori.forumup.it).
Ho avviato la prima revisione di E Venne la Bestia (santo cielo quanta roba da correggere, riscrivere, tagliare!).


QUESTA



Ieri sera ho avuto un incontro importante e sta nascendo un progetto strategico-promozionale che ha molte possibilità interessanti.
E... be', ho scoperto un ottimo strumento pubblicitario.
GRATUITO.

giovedì 18 settembre 2008

Circa la paura

Nel suo saggio Danse Macabre, Stephen King mi ha spiegato i meccanismi dell'horror e quale sia il sottile fascino e l'attrazione del trovarsi spettatori di storie di paura. Non è qualcosa di malsano o disdicevole come potrebbero ritenere i benpensanti. Si tratta oviamente di un momento catartico, di rinascita, una specie di reset della mente che ci permette di "riallineare le nostre percezioni" (Tyler Durden docet). Insomma, tanti paroloni per dire che vedere un disgraziato inseguito da un mostro ci serve a sentirci meglio, ci permette di tornare al lunedì mattina in ufficio pensando che potrebbe andarci peggio. Si tratta del meccanismo che ha generato i miti del passato e che pervadeva i racconti fatti dai primitivi, di notte, di fronte al fuoco. Racconti di mostri, eroi, dei... gli stessi racconti dei boy scout, o che si fanno il venerdì sera alle feste, quando qualcuno comincia a parlare di fantasmi.



Sto leggendo uno dei Libri di Sangue di Clive Barker e mi sono imbattuto in una frase interessante che spiega come questo atteggiamento quasi vouyeristico dell'appassionato di horror nei confronti delle disgrazie altrui possa essere ribaltato per produrre un nuovo tipo di orrore. La frase è la seguente:


Non vi è piacere eguale alla paura finché appartiene a qualcun altro


Agghiacciante ma efficace. E purtroppo trova riscontro in molte manifestazioni del costume e della nostra società. Altrimenti non si spiegherebbe il successo di certi spettacoli televisi. Non serve scomodare gli snuff movie: basta pensare a Veline. Ieri sera ne abbiamo guardato un pezzo e il momento della selezione finale ha effettivamente un certo fascino. Non tanto la selezione in sé, quanto il fatto che attraverso lo schermo giungeva fino a noi la tensione - la paura - delle ragazze in gara. Eravamo attratti dalle sensazioni provate da queste ragazze e volevamo vedere come sarebbe andata a finire. C'erano tutti gli elementi di una storia dell'orrore: gente normale gettata in una situazione straordinaria (sopra-naturale), una bella protagonista (magari anche una scream queen) in abiti discinti, una prova da superare, l'imprevisto, la tensione dell'essere messi alla prova da qualcosa di ineluttabile e irraggiungibile, il dolore e la delusione degli sconfitti (le vittime) descritti e proposti nei minimi, spietati, particolari e il sollievo di chi, invece, ce la fa.


Amo le storie dell'orrore, ma esserne protagonista sarebbe... be', orribile.


Devo chiedere a Lidia (http://lidiahelene.blog.tiscali.it/) cosa ne pensa... potremmo scrivere un articolo a quattro mani da pubblicare su La Zona Morta, o magari da mandare a La Tela Nera o Horror Magazine.
Uhm... adesso che ci penso potrei chiederle quasi di scrivere una prefazione per il mio prossimo romanzo pubblicato. Perché pubblicherò un nuovo romanzo - io lo so, anche se il mio futuro editore ancora no.


E intanto?
Intanto sono stato a Radio Cernusco Stereo e ho parlato per più di trenta minuti di Legame Doppio, della mia vita e di come ho scritto questo romanzo. Certo, a detta di Alessandra Perrotta che mi ha intervistato la radio è piccina piccina, però trasmette anche in streaming (
www.rcs939.it) ed è sempre meglio di un dito in un occhio.
Soprattutto se il dito è artigliato e l'occhio è il mio.
Scherzi a parte, è stata una vera emozione, un momento unico e speciale e quando mi sono ritrovato di fronte a quel microfono...


che paura!

mercoledì 10 settembre 2008

La Forza scorre potente in queste pagine - AGGIORNAMENTO

Ci sono in ballo così tante cose e così tanti eventi che a volte le giornate sono veri maelstrom. La tranquillità mentale per tirar fuori nuovi progetti non c'è. La quiete per coltivare progetti già avviati si dissipa nelle continue attenzioni che bisogna rivolgere a questo o quello. Eppure, anche in questa situazione che non favorisce assolutamente un processo creativo, riesco a fare. E fare vuol dire anche soltanto tirare fuori una cosa dal limbo e avviarla al giudizio altrui. Lo so...è criptico. Espliciterò se ci saranno sviluppi.


Intanto, una massima che mi è sempre stata molto cara...



Fare! O non fare... Non esiste provare


...


e ogni tanto arrivano anche le soddisfazioni


http://poetiescrittori.forumup.it/viewtopic.php?t=993&highlight=&mforum=poetiescrittori


giovedì 4 settembre 2008

Hic Sunt Dracones

Dopo aver scritto un primo romanzo sui fantasmi e poi un secondo romanzo sui fantasmi (sì, mi piacciono molto le storie di fantasmi), mi sono trovato qualche tempo fa con l’esigenza – quasi fisiologica, una vera e propria spinta creativa - di scrivere un nuovo romanzo. Sapevo che sarebbe stato di tipo fantastico, magari con elementi cupi se non addirittura un vero romanzo horror.


Ritengo che una storia dell’orrore debba essere drammatica ma necessariamente con elementi sovrannaturali (ho trovato questa definizione in varie fonti). Questo voleva dire che serviva qualcosa di fuori dal normale, un elemento esterno. Un monstrum.


Già. Ma cosa mettere? Una volta sarebbe stato più facile. Quando le carte geografiche avevano aree bianche con la scritta hic sunt dracones era facile immaginare il buio popolato di creature terribili. Ma oggi… ai tempi di Internet, YouTube, Google Earth… come si fa a rendere credibile l’esistenza di un’entità sovrannaturale?


Poi ho avuto l’illuminazione.


Illuminazione che sento di poter rappresentare con le parole di Robert R. McCammon, autore di Hanno Sete (Urania Horror, Mondadori, 7,50 euro in edicola) – che mi sto letteralmente divorando!


 




Chi ci avrebbe creduto prima che fosse troppo tardi? Perché la loro forza più grande, la forza che aveva permesso loro di sopravvivere in un mondo che s’era evoluto dal carro trainato da buoi alla Cadillac, dalla fionda al raggio laser, era il fatto che non si credeva alla loro esistenza. La “razionalità”, pensò, era il loro scudo invisibile, perché loro infestavano il territorio di paure e di incubi.


 


Semplice e di conseguenza geniale.

martedì 2 settembre 2008

Come funziona? Sezioniamolo!


disclaimer: l'uso di termini come "sezionare" o l'idea relativa al sezionare esseri viventi mi ripugna pesantemente, l'idea stessa di vivisezione è una barbarie, quanto di più vicino a un disegno infernale, per quanto mi riguardi


da Wikipedia
Reverse engineering (RE) is the process of discovering the technological principles of a device, object or system through analysis of its structure, function and operation.


che tradotto in modo un po' maccheronico e approssimativo sarebbe...


Ingegneria inversa: è il processo di scoprire i principi tecnologici di un dispositivo, oggetto o sistema attraverso l'analisi della sua struttura, delle sue funzioni e del suo modo di operare.


Insomma, è un po' quello che cerchiamo di fare leggendo e studiando i romanzi di autori che "ce l'hanno fatta", alla ricerca del segreto che fa la differenza tra Loro e Noi.
Più o meno quello che fanno certi scienziati pazzi che aprono tutto quello di strano che trovano per capire come funziona (e a volte finisce molto male... basta leggere Alle Montagne della Follia per capire cosa intendo).


Lasciamo perdere che in campo Fiction sono al 95% stranieri. Lasciamo perdere che siamo un popolo di esterofili. Lasciamo perdere che "no, il fantasy o l'horror in Italia non funzionano a meno che tu non ti chiami King o Martin".
Lasciamo perdere?


NEANCHE PER SOGNO!

lunedì 1 settembre 2008

Grazie Lidia!

Ci può capitare di incrociare la nostra strada con quella di qualcuno che ha interessi e passioni simili alle nostre ma che, se non fosse per un fortuitissimo caso del destino non avremmo conosciuto mai. A me è successo con un gruppo di persone (oltre che con mia moglie - la Faraona) tutte animate dall'interesse, dall'amore per la scrittura e per la lettura. Alcune diventano editori e scelgono di investire e credere sulle fatiche di emerito sconosciuto (anche se, evidentemente, quanto ha scritto questo sconosciuto deve aver costituito una buona presentazione).


Altre invece scrivono, leggono, faticano e sperano.

Sono persone che abitano e vivono lontano da me, eppure le sento molto vicine. Alcune hanno un blog il cui indirizzo ho inserito tra i miei link. Altre invece le sto inserendo in questi giorni. Una di esse, Lidia (meglio nota anche come l'autrice Maria Lidia Petrulli, il cui blog è l'incantevole http://lidiahelene.blog.tiscali.it/), amante del ciclo arturiano, della Sardegna, del mare e della poesia di un mondo fatto di orizzonti e sensazioni celtici mi ha omaggiato di una bella recensione sul sul Blog.


LegameLidia


Per leggerla però bisogna andare alla pagina relativa, direttamente a casa di Lidia http://lidiahelene.blog.tiscali.it//CRISTIAN_ANTONINI_e_LEGAME_DOPPIO_1922495.shtml
Be', grazie mille, Lidia.


sabato 2 agosto 2008

Parole di fantasia, parole di verità

Da qualche tempo ho voglia di “scienza del crimine”. No, non in televisione: CSI non riesco più a vederlo (anche se non ho mai avuto occasione di guardare la serie con Gary Sinise) e Criminal Minds a volte mi mette ansia. Parlo di libri. E allora in modo discreto, lento e cauto, mi sono avvicinato a una storia di cui avevo solo sentito parlare, quella de Il Collezionista d’Ossa. Trovato il romanzo originario l’estate scorsa in edizione economica, l’ho comperato e divorato.

Ora sto leggendo il secondo libro di Jeffrey Deaver: Lo Scheletro che Balla. Lui è bravo, niente da dire. Le indagini sono interessanti e avvincenti e i personaggi gradevoli. I cervelli di Lincoln Rhyme e Amelia Sachs sono prodigiosi e riescono a trovare tracce di colla comune da busta in un vetrino al microscopio e da qui risalire al fatto che guardano i resti lasciati da una chiave nuova consegnata in una busta di carta e quindi incastrare il cattivo. Magari un po’ tirato ma… insomma divertente. Tutto inventato.


Durante la stesura di E Venne la Bestia, ho conosciuto E. la quale studia medicina legale. Ho dovuto farle delle domande e lei mi ha consigliato l’acquisto di un libro della sua professoressa, la dottoressa Cristina Cattaneo. Quando l’ho cercato, il suo libro non l’ho trovato (era Morti Senza Nome, l’ho preso solo settimana scorsa). Ho invece trovato quello subito prima: Turno di Notte. Spiega la cruda e terribile verità della medicina a legale a Milano. CSI Bovisa, così la chiama un tassista citato nel libro. Spiega come sia quasi impossibile incastrare qualcuno partendo solo dalle fibre di stoffa gialla sotto le unghie di una vittima come vorrebbe farci credere la TV: ci sono milioni di altre variabili da considerare. È un libro portentoso, bellissimo, terribile. Lascia indifferenti come un pugno nello stomaco. Rimarrà con me per sempre: in tre occasioni diverse mi ha portato alla commozione. Tutto vero.


 

Due diversi autori hanno narrato eventi inventati ed eventi reali. Per quanto differenti, i risultati mi hanno colpito.

martedì 29 luglio 2008

Piume e acciaio

Quando comincia a germogliare una nuova idea è sempre importante annotarla, scrivere appunti e fissare immagini. Questo serve come punto di inizio e mi permette poi di sapere in che direzione voglio andare. Non è mai facile la prima parte. A volte le idee scompaiono, sbiadiscono o perdono fascino. Una cosa importante è irrobustire queste idee con materiale di supporto. Una cosa simile è possibile conducendo delle ricerche. Cercare fonti storiche e informazioni permette di rendere più interessante e plausibile un'idea. Più convincente. Un mondo coerente ha molto più fascino di qualcosa completamente campato in aria. Anche se si tratta di un mondo di fantasia o di una storia fantastica. Se si riesce a darle una struttura di credibilità allora è è più facile costruire. E se le ali con cui cerco di farla volare sono robuste e collaudate, allora il viaggio sarà più lungo. E più bello.



...e a volte non è necessario guardare troppo lontano nei mondi fantastici per trovare qualcosa di davvero pittoresco e affascinante. A volte basta conoscere un po' di Storia.

martedì 22 luglio 2008

Who's next?!?

Pausa.


Stampato E Venne la Bestia, ricorretto Deadective Stories, consegnata la mia prova per il "gioco delle tre carte che poi in realtà sono cinque".


È il momento di pensare a cosa dedicare le prossime energie.


Si potrebbe tornare agli scoiattoli... oppure a Cahmlat.


In alternativa ci sarebbero altri due progetti, assolutamente ludici. Anzi, uno di essi diventerà presto un prototipo, ma non sarà questo


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martedì 15 luglio 2008

Three is a magic number

Tre


Ho scritto il mio terzo romanzo.


Al momento ha un titolo provvisorio, nel senso che non ho ancora deciso definitivamente se si intitolerà così oppure no. Il file, come tutti quelli su cui lavoro abitualmente, si chiama con il nome della protagonista e quindi fino ad ora su desktop, portatile e chiave USB si legge Sara_TestoUnico.rtf. Adesso rimane a riposare all'ombra e al fresco per tutto luglio e tutto agosto. A settembre lo riapro e comincio la prima revisione. Ce ne saranno almeno tre. Dovrei completarlo entro la fine del 2008. Poi verrà proposto, anche se prima bisogna capire cosa succederà a Deadective Stories: Memorie dalla Città dei Morti...


Nel frattempo, non importa: ci sono molte cose a cui dedicare passione e impegno, il resto arriverà...


L'ho stampato e fatto rilegare (no, non è enorme, è solo stampato largo per poterlo correggere). Eccolo qu: E Venne la Bestia


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martedì 1 luglio 2008

Le tre carte

Alla fermata della metropolitana di Stazione Centrale ci sono alcuni simpatici signori con volti dai tratti gentili come mazze chiodate che intrattengono i passanti con il gioco delle Tre Carte, di secolare tradizione.



In questo gioco tre carte vengono costantemente mischiate e messe in gioco, ma una sola vince. Il malcapitato gonzo - ahem - partecipante, viene invitato a trovare la carta vincente, puntando dei soldi.


In questo momento sono una delle tre carte. E sto puntando su di me. Per fortuna i signori che muovono le carte non sono così "eticamente disinvolti" e chi ha organizzato la partita è un amico di lunghissima data. Rimane comunque il fortissimo fattore di incertezza (anche se il 33% di possibilità è più di quanto il Capitano Kirk abbia spesso avuto a disposizione nei suoi bluff più clamorosi - e riusciti).


Lo so, è un po' criptico, ma la questione è importante, confidenziale e molto "sensitive", come direbbero a Quantico.


E poi, su altri fronti... alla Casa dei Mostri (le vicissitudini sono narrate su http://lacasadeimostri.splinder.com) sta succedendo davvero di tutto! Mostri che vanno, mostri che vengono, mostri che cercano di farne sparire altri con il solo ausilio dei denti (maleficus...). Per fortuna vegliamo e siamo reattivi. Brava Faraona: il tuo impegno è esemplare.

giovedì 26 giugno 2008

Sulla cresta... sempre in equilibrio

Succedono sempre molte cose. Così tante che sono in ritardo.


Ho celebrato un anno di nozze.


Ho ricevuto un premio da qualcuno che mi è molto caro.


Sono volato dalla bici.


Soprattutto, ho scritto l'ultima frase della storia portante del nuovo romanzo. Ora non mi resta che preparare le pagine di diario e i documenti da aggiungere alla narrazione. Poi la prima stesura sarà completa con quasi un mese d'anticipo sulla tabella di marcia.


Giusto in tempo, visto che una telefonata inattesa ha aperto un risvolto molto interessante. Proprio vero: le coincidenze non esistono. La vita è un'onda, caotica, furiosa, selvaggia... ma regolata da un disegno e da leggi molto precise.


Voglio imparare a fare surf.


lunedì 9 giugno 2008

Tunnel's end


Si procede: sfrutto i tempi morti, sfrutto l'ora di treno, a volte le fermate del metrò, le pause per il pranzo al lavoro e le ore serali dopo cena. Sto continuando a scrivere e comincia la parte finale del nuovo romanzo. La discesa nel buio, il precipitare degli eventi. Dovrei terminare la prima stesura prima di agosto. Mi mancano una decina di capitoli della parte in prima persona, poi dovrò creare le "pagine di diario" e i vari inserti inforativi, documenti, rapporti ecc. Continua a essere un lavoro duro, un lavoro gratificante. Ma l'impazienza è sempre tanta. Vorrei avere tutto pronto e finito. Vorrei avere Mor pubblicato. Vorrei...

martedì 3 giugno 2008

Private Investigations

Gli agenti investigativi del Federal Bureau of Investigation non hanno scrivanie. O meglio, hanno in una stanza una serie di scrivanie che possono sfruttare di volta in volta, temporaneamente. Inoltre gli agenti investigativi dell'FBI non hanno un proprio computer, in centrale. Sono condannati a una sorta di nomadismo, che però costituisce la loro più grande forza. Il fatto di non essere legati all'ufficio, alla scrivania, al computer, fa sì che siano spesso in strada. Parlano con la gente, ascoltano quello che la città ha loro da dire. Non è un artificio narrativ di scrittori di pulp e crime story, è proprio così. Conducono investigazioni sul campo a un livello tale che gli investigatori di altre agenzie non riescono a comprendere. Certe volte, infatti, solamente uscendo e andando a guardare di persona si riesce a cogliere quel "quid" in più, una vibrazione, una sensazione, quel particolare messaggio che un luogo o una situazione possono comunicare solamente a chi si reca sulla scena.
Ebbene, è proprio questo quello che ho fatto sabato mattina. Mi sono recato a ispezionare di persona due siti, due luoghi importanti per la storia che sto intessendo. Uno è l'incrocio dove Sara avrà il suo incidente.


Incidente


L'altro è un punto particolare de tracciato della metropolitana milanese. Vedere di persona i posti dove ambiento le mie storie è una cosa che mi è sempre piaciuto. Con Legame Doppio non sono andato a cercarli di persona: ci vivevo. Ebbene, con questo romanzo le cose sono ben diverse. L'unico rimpianto è che l'ATM non mi abbia voluto concedere il permesso di visitare i suoi tunnel. Motivi di sicurezza, hanno detto. Pazienza.


 Tracciato



Quando poi sei in strada, a condurre indagini e ricerche sul campo, a guardare la gente, a seguire il tuo istinto e a vedere dove ti conducono i tuoi passi, puoi fare interessanti scoperte: ecco che dietro un angolo ti si apre uno scorcio di strada, un dettaglio, un particolare che prende prepotentemente posto nel quadro che avevi costruito. Questo è quello che è accaduto sabato mattina: quasi casualmente ho deciso di lasciare che fosse l'istinto a seguirmi e accesa la fotocamera, sono andato dietro al mio naso, fino a imbattermi in un passaggio altamente evocativo...


 Sorpresa


E poi... per formare un buon agente investigativo - o uno scrittore - cosa c'è di meglio di un'accademia?


http://macadam.splinder.com

mercoledì 16 aprile 2008

Nuova rotta

Sono arrivato a un bivio. Il nuovo romanzo, raccontato in prima persona è arrivato a un punto particolare per cui mi si offre una scelta. A seconda della decisione che prenderò lo stile continuerà a essere introspettivo e simile a un diario - efficace ma forse un po' pesante - oppure più dinamico, con dialoghi e maggiore interazione tra i personaggi - ma probabilmente più dispersivo. Non è una scelta da poco anche perché deve assolutamente convivere con l'esigenza di far agire il personaggio che vive questo bivio nel modo più credibile e realistico possibile. Credibile e realistico anche se... beì', la situazione ha ben poco di credibile e realistico. Ma vedremo. In fondo la capacità e il talento di uno scrittore dovrebbe venir fuori anche in situazioni del genere, no? Uno scrittore bravo dovrebbe riuscire a rendere efficace e intensa una storia anche se sceglie il percorso più difficile. Bene, sfida raccolta.


Oggi decido.


continuo lasciandolo proseguire da solo, a fare ricerche, a riflettere, a rischiare, a indagare... oppure coinvolge qualcun altro, magari la polizia?


Su un altro fronte, questa volta relativo a Legame Doppio, qualcosa sta per concretizzarsi in modo entusiasmante. Un nuovo progetto relativo a questo romanzo ha preso piede tempo fa in modo repentino e quasi spontaneo, con una vera e propria associazione di indee, una collaborazione davvero unica e... e Catia sta per farsi guardare da un numero elevatissimo di persone. Meno male che lei non lo sa, altrimenti sarebbe stata sicuramente a disagio e avrebbe mandato a quel paese tutto e tutti. Ma si sa: è sempre stata una gran zuccona. Ma d'altronde è un tratto di famiglia.

martedì 8 aprile 2008

Questione di atteggiamento...

Ho esordito pubblicando un racconto su un'antologia. A questo hanno fatto seguito un fantasy sulla rivista Inchiostro e un racconto comico di ispirazione horror sulla scomparsa rivista Cult Fiction. Ho pubblicato un racconto della serie Il Diacono per la scomparsa rivista Horror Mania e poi sono arrivate altre due antologie, ciascuna con un mio racconto di fantascienza.
Poi è arrivato il romanzo horror Legame Doppio pubblicato con Asengard. Ho scritto un secondo romanzo horror ancora non pubblicato e ne sto scrivendo un terzo. Ricevo costantemente proposte per nuove antologie o per creare contenuti narratrivi di vario tipo (anche se non se n'è ancora realizzata nemmeno una...). Eppure se devo definirmi "scrittore" sono a disagio.


Pare che quando il regista Kevin Smith non era ancora un regista ed era semplicemente un commesso in una videoteca, a un certo punto sia rimasto a casa. Caduto in depressione ha cominciato a sentire frustrate le sue aspirazioni di diventare regista. Infastidita da questo calo di fiducia, sembra che la sorella gli abbia detto a un certo punto "Vuoi fare il regista? Comincia a comportarti come tale e a pensare di esserlo!"



Ecco...
...c'è un manuale o una guida per imparare a considerarsi scrittore?

martedì 1 aprile 2008

Una nuova edizione!

Evviva, dopo aver venduto tutte le copie della prima tiratura, ecco finalmente la nuova edizione del roMANZO


LegameDoppio


Che copertina meravigliosa...


(Edoardo, non avertene a male... :P)


 


Manzo? Oggi sarebbe meglio "Pesce", no?

domenica 16 marzo 2008

Catia...

Non posso parlarne. Non ancora, almeno. Eppure ci siamo. Manca poco. Grazie alla professionalità di amici, grazie al loro entusiasmo, grazie alla nostra tenacia e al voler crederein un progetto. Manca davvero pochissimo. 


e intanto... a peek preview


Catia

venerdì 7 marzo 2008

Magia!

Sara ricorda.
Finalmente.


Nel nuovo romanzo ho raggiunto un punto importante, uno sblocco. I pezzi disposti sulla scacchiera hanno iniziato a muoversi per conto proprio. L'apertura ha fatto il suo tempo e ora l'attacco è "in pieno swing". Adesso il romanzo cammina sulle sue gambe. Si è sviluppata quella strana alchimia per cui ogni volta che riapro il file di word e leggo qualche riga, tutto si dipana nuovamente. Strategie, motivazioni, archi narrativi e vicende dei personaggi.
Come dice Terry Brooks nel suo libro autobiografico "A volte la magia funziona". Davvero.


È un atto magico quello di concepire e strutturare una storia, scriverla, correggerla e vederla su carta, scelta da qualcuno che decide di investire sui tuoi sogni... e poi è  una magia anche il vedere come le cose si incastrino, come i contatti si combinino, come i tuoi sforzi possano, in qualche modo, dare frutto.




Una magia davvero, come quella che permette a delle persone determinate di riuscire a raggiungere degli obiettivi. Con lettori che respirano e vivono spesso giochi di ruolo e fumetti era solo naturale cercare uno sbocco commerciale per Asengard in questi ambienti. Ora Asengard Edizioni viene distribuita da Raven, una catena distributiva che possiede anche dei negozi di giochi, una catena che ne raggiunge altre, una catena con una newsletter informativa. E andiamo anche in fiera... Un bel risultato davvero. E poi... poi ci sono altre cose in ballo, progetti davvero interessanti che uniscono amici di un tempo ad amici nuovi, passione pura e professionalità capace. Che momento magico.

lunedì 3 marzo 2008

...a storm is coming

Le stagioni si rincorrono. Passa l’inverno e torna la primavera, anche qui, in Valsassina. Anche se tutti parlano di clima polare in arrivo e di ritorno della neve. Eppure i boschi tornano a odorare di muschio e linfa e il torrente canta nuovamente. E le nuvole… le nuvole si addensano e stasera stessa si preparano a rovesciare acqua su tutto, a lavare e portare nuovi nutrimenti, nuove energie. Come il cielo che si raccoglie prima del temporale, anche quanto sto scrivendo ha tirato il fiato e aspetta: sarà un fulmine a far partire tutto… o magari solo una manciata di gocce che precederanno il grosso del diluvio? Quello che so è che il diluvio sta per arrivare e supererò la metà di questo nuovo romanzo, la cui creazione è così particolare e diversa da qualunque cosa abbia mai scritto da farmi voler finire e allo stesso tempo mi lascia stupito. Sarà sicuramente un’esperienza interessante.



Cadrà la pioggia a bagnare il terreno, a renderlo fertile e a permettere la nascita di nuovi virgulti... e quanto invece è già nato, quello continuerà a crescere



Qui navighiamo oltre le 5700 visite… eppure nessuno interagisce. Questo è il tempio della tenacia, il luogo dove comunicare le energie della perseveranza e dei moti creativi… è evidente che altri mi leggono e che sanno cosa significhi essere il ricettaccolo di storie che nascono e sgorgano in modo così autonomo da far pensare addirittura che esistessero da sempre e che noi siamo solo coloro che le raccontano, non chi le inventa.


Tu che leggi questo… che ne pensi?

martedì 26 febbraio 2008

Assist

Sabato 23 ho fatto da relatore alla presentazione di Ester, ad Arona, nella libreria che praticamente l'ha vista crescere come lettrice.


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Qualche considerazione... le presentazioni in libreria sono molto importanti: ti permettono di essere presente e farti conoscere. Ester ha venduto tutto l'assortimento di L'Abbraccio delle Ombre presente alla Librami di Arona. Davvero un gran bel colpo. Era riuscia a ottenere copertura sulla Stampa e almeno due persone si sono presentate grazie all'articolo su quel giornale. Se riusciamo a prendere una presentazione in qualche libreria è importante avvisare e invitare qualche giornale locale.
Altra cosa: le ho fatto da relatore. Non è stato male: le ha permesso di arrivare alla presentazione senza vivere l'imbarazzo di dover rompere il ghiaccio. Può tornare comodo avere un relatore a eventuali prossimi eventi, soprattutto, ovviamente, se si tratta di un nome di grido.
Nel frattempo rifletto su come portare avanti il nuovo romanzo. Ho superato le 200.000 battute e le 110 pagine. Si avvia a essere una storia importante e sono intorno alla metà della storia. Mi devo procurare un modulo per autopsia, o parlare con qualcuno che ne ha visto uno. Poi mi servirà un modulo per rapporto della polizia... E non sono cose che puoi semplicemente richiedere. Forse Internet potrà aiutarmi, ma se trovo fonti dirette e umane è meglio.


domenica 17 febbraio 2008

Zitti zitti...

Zitti zitti diceva il personaggio di De Vito in L.A. Confidential.


Zitti zitti...


Lo diceva perché era la testata della sua rivista, ma anche perché era importante la risevatezza. Riservatezza per coprire dei segreti, ma anche necessaria quando qualche progetto si muove piano piano ed è così debole che basta troppa attenzione per rovinarlo. Ne "Il Gladiatore" l'imperatore Marco Aurelio, parlando di Roma dice che era... "come un sogno, così debole che sarebbe bastato un soffio per farla scomparire". Ebbene, mi ritrovo così: ci sono un sacco di idee in ballo. Idee e progetti per Legame Doppio, ma non solo. Attività promozionali, idee, progetti... ma non ne si può parlare. Eppure è bello darsi da fare: sicuramente è molto meglio che non restare semplicemente ad aspettare che le librerie si accorgano che si può fare narrativa anche senza avere grandi nomi...


e allora andiamo avanti a lavorare, da "bravi artigiani" come diceva Giovanni Ingellis... e in attesa di portare a termine qualcosa... Zitti zitti!

venerdì 8 febbraio 2008

Belva territoriale

Questo post avrebbe dovuto intitolarsi Punto di Non Ritorno ma poi, dopo aver scoperto che hanno cercato ancora di rubare la bici con cui vado al lavoro, mi è montata dentro una tale rabbia che ho pensato di cambiare titolo... e immagine.


Il mio nuovo romanzo è una belva che percorre i confini della sua autonomia nella mia mente e li difende mostrando i denti. Quando impegni o lavoro sconfinano, lei balza fuori e mi azzanna. Mi trascina giù e non mi lascia fino a quando non apro il portatile e mi rimetto a scrivere.


Quando ho cominciato la stesura di Legame Doppio, il primo giorno di scrittura, non sapevo dove sarei arrivato. L'idea era ancora nebulosa e i dettagli non erano stati stabiliti o delineati. Si è trattato di un pomeriggio di scrittura, un sabato pomeriggio primaverile (e sì, sentivo i piccioni fuori dalla finestra aperta se qualcuno vuole proprio saperlo). Improvvisamente mi sono ritrovato con i primi tre capitoli stesi e conclusi ed è stata una vera sorpresa, perché il modo in cui le scose scorrevano dal quel posto buio e tumultuoso dietro i mei occhi, attraverso le dita, giù fino al monitor è stato davvero prodigioso. Come dice Terry Brooks, a volte la magia funziona.


In seguito, ancora incredulo di quanto era accaduto, mi dicevo non lo so se questo sarà un romanzo, non lo so se riuscirò a concluderlo; di sicuro, se supero le 100 pagine, allora dovrò per forza finirlo. Ci sono voluti parecchi mesi di assiduo e costante lavoro, ma alla fine Legame Doppio è uscito dal limbo, urlante e scalciante, e si è manifestato nella spettacolarità delle sue quasi 600 pagine di mole originaria (oh, sì: credo nei tagli pesanti in fase di revisione, li reputo fondamentali).


Ebbene, mentre DEADective Stories attende sospeso tra due realtà - quella del manoscritto in un cassetto e quella del progetto avviato, condizione ideale (???) per una storia di fantasmi - il nuovo progetto ha preso violentemente vita. Non ha ancora un titolo - ci sto pensando e scarto idee in continuazione, divertendomi di come questo processo sia naturale... tanto so che il titolo lo troverò quando avrò finito - ma ha una sua identità ben distinta. Il nuovo progetto è una bestia feroce: ha i suoi spazi, i suoi tempi, il suo territorio che difende strenuamente e che marca in continuazione (e riesce a tenere il lavoro e le preoccupazioni lontani dai confini che ha stabilito nella mia sfera di attenzione) e i suoi apetiti. Il nuovo progetto ha già superato le sue 100 pagine, con una scena di terrore di cui sono particolamente orgoglioso. Sarà un vero romanzo horror.


Sì, horror (con morte, terrore, sangue ed elementi sovrannaturali).


Sì, romanzo (con un unico arco narrativo, con personaggi che si evolvono e cambiano, con intrecci e sottotrame).


Più di 200 mila caratteri, oltre 100 pagine... ha raggiunto e superato il punto di non ritorno e a questo punto sono davvero in sua balia. Oh, felice abbandono.


martedì 29 gennaio 2008

Emozioni

Legame Doppio è in giro. Viene letto, viene apprezzato. Tutto questo è molto bello. Ma una cosa che mi colpisce particolarmente è quando gente che non ho mai visto o incontrato - e che quindi non ha alcun legame con me, pertanto non è di parte - trova modo di emozionarsi grazie a quello che ho scritto.


Sul forum Nuovi Autori compaiono recensioni e commenti


Lexia  marghe2.wordpress.com/ha scritto "quando il misterioso altro si introdurra nella vita della protagonista, vi affezionerete alle strane manie di Catia, sognerete di pirati e grandi avventure con i sogni ad occhi aperti el piccolo Franci, aodrerete Menelao, o si che lo adorerete e se avete un gatto lo amerete ancora di più. Guarderete i piccioni in maniera diversa... molto diversa e i semplici colpi di vento vi parranno messaggeri di molto molto di più."


Simona75To simonagervasone.blogspot.com/ ha commentato "In alcuni punti mi sono commossa... in altri mi sono venuti i brividi. E' questo che deve dare un buon libro e quello di Krys lo è sotto tutti i punti di vista.
Un personaggio in particolare l'ho odiato, ma non dico chi per non rovinare la lettura ad altri.
Uno in particolare l'ho amato molto e qui lo posso dire perchè non credo di rovinare nulla: Francesco."


Evviva


È bellissimo sapere che un libro regala emozioni.



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Se poi si tratta del romanzo che ho scritto allora anche io mi emoziono.


Ovviamente non posso che ringraziare Asengard per avermi fatto questo "regalo": questo successo è ovviamente merito alla pari di questa giovane casa editrice, giovane perché nuova, giovane perché come tutti i giovani non si fa fermare dalle difficoltà per inseguire i propri sogni, giovane perché merita il migliore dei futuri possibili.


E allora... grazie

martedì 22 gennaio 2008

Catia e Menelao sono in Feltrinelli

Se Menelao pottesse vedere quello che sta succedendo...


 


 


 


Legame Doppio mi sta portando interessanti soddisfazioni. A parte varie espressioni di stima e gradimento da parte di lettori di ogni parte d’Italia e vari commenti sulle pagine di IBS, oggi è successa una cosa molto gradevole.


Sappiamo da qualche tempo che i libri di Asengard Edizioni sono in vendita presso Feltrinelli di Piazza del Duomo. Ebbene, oggi ho scritto una dedica su una copia di Legame Doppio acquistato proprio in quel punto vendita. Cavoli, sapere di essere esposto e in vendita in Feltrinelli è davvero emozionante.






 



 


 


 


Insomma... è una delle vetrine più prestigiose di tutta Milano!