giovedì 29 giugno 2006

E allora cinema!

I Tenaci esistono, lavorano (pure troppo) e producono (pure poco, secondo alcuni). Eppure siamo divisi. La nostra ultima riunione risale all'inverno (che freddo quella sera... un freddo tagliente che mirava alle mani e al viso, ma che bello quando ci siamo trovati!). Seguiamo strade diverse, con progetti differenti. Uno di noi, in particolare, sta percorrendo la strada del video. Il TenaceProton.


Strada coraggiosa. Strada creativa e interessante.


Faccio quello che posso per dargli una mano. E accidenti... vorrei fare di più: è un'attività molto affascinante. Anche perché il taglio che bisogna dare alla narrazione è molto particolare, evocativo, dettagliato. Elaborare immagini, idee e concetti per un media visivo, preparare le sceneggiature, stendere soggetti e storyboard, richiede un dono particolare. Bisogna saper creare una storia avendo in mente tutto, o quasi. La storia è tua, davvero.


Non ho mai gradito molto le storie che lasciano troppi dettagli al caso. Voglio sapere come è il mondo che mi racconti, voglio sapere cosa indossa il tuo personaggio. Ecco, narrare per un media video credo sia un modo diretto per "vedere" nella mente dell'autore.


Grandioso.

Waiting... Wanting...

Niente. Ancora niente. Il 28 è arrivato e se n'è andato. Ansia... oh, sì. Una fetta di me, importante, consistente, sudata, è in valutazione. Dicono che alcuni manoscritti corposi potrebbero rallentare il processo di valutazione. Ah! 54 capitoli per un mega di testo! È chiaro che sono io. Poveri loro, povero me. Qualcuno (sempre un Tenace) mi ha sempre detto che preferisce un taglio più essenziale, che dietro le mie descrizioni si perde. Accidenti. Si tratta del qualcuno che mi ha dato ottime idee per Deadactive Stories. Be', ci sto lavorando. Secondo lui avrei dovuto concentrarmi su questo nuovo progetto, ottenere la pubblicazione di questo (più leggero, più agile, più commerciale) e poi usarlo per aprire la porta a Catia e... Amici. È un buon consiglio, un ottimo consiglio (grazie CH). Però la nascita di Asengard è un momento unico, che merita davvero. Forse il mio manoscritto è addirittura il primo che hanno ricevuto. E questo potrebbe non essere una buona cosa. Una casa editrice nuova si impegnerebbe con l'autore del primo manoscritto che riceve? Non preferirebbe forse attendere? Cosa accadrà, mi leggeranno, mi valuteranno, mi preparerano una scheda e poi attenderanno il responso di altri manoscritti per fare una valutazione comparata?


Accidenti, è dura, davvero dura. Una vera arena.


E intanto aspetto. Aspetto anche altri risultati. Come quelli di 666 Passi nel delirio (http://www.latelanera.com/666passineldelirio/), organizzato da La Tela Nera e Larcher Edizioni: racconti horror, noir e fantastici in 666 parole. Ho mandato "Isoscele Noir" e "Kosmos 1", una gangster story e un fantastico con taglio inquietante a la Twilight Zone.


E non rimane che attendere.


A corollario di un periodo interessante ci sono due eventi non da poco. Il primo: oggi vado al CAF per la dichiarazione dei redditi, passo propedeutico alla richiesta di un mutuo trentennale o venticinquelnnale (un vero e proprio collare in acciaio e piombo da mettere al collo!). Il secondo: non trovo più la mia chiavetta USB. Contiene solo copie dei miei lavori, ma alcune di queste copie erano state corrette e pulite. Accidenti ha dentro l'ultimissima versione di Deadactive, con la traccia, l'introduzione e la storia collante per le quattro avventure di Mor. Porca miseria... Devo guardare in auto.

mercoledì 28 giugno 2006

Giro Rapido... Rapido Risultato

Il 23 giugno ho partecipato a Giro Rapido. Si tratta di una manifestazione organizzata da Porsche 911 per promuovere il marchio automobilistico. È stata una gara di scrittura: 911 minuti (15 ore e spicci) per comporre un racconto di viaggio con due tracce a disposizione (1: Viaggio verso il paese che non c'è; 2: Lungo il fiume e sull'acqua). Ho scelto la seconda traccia. La cornice era spettacolare: il barcone del locale Le Scimmie, sul naviglio.


 Eravamo in venti, chi scriveva a mano e chi al computer...


Ho lavorato per 14 ore, creando un racconto di viaggio (Come foglie portate dalla corrente) ambientato in Mongolia e che parla di sentimenti e cambiamenti, di rinascita e di riscoperta. Purtroppo mi hanno comunicato che il racconto non ha superato la selezione e che non parteciperò alla finale (ne scelgono due da ognuna delle quattro sessioni eliminatorie di cui quella milanese era l'ultima). I finalisti scriveranno domani (il 29) a San Patrignano un nuovo racconto. Il vincitore vedrà la pubblicazione su un'antologia, sulla rivista Viaggi e l'assegnazione di un premio a tema: un viaggio, appunto.


Ora attendo la classifica: i primi 20 di tutta la competizione vengono pubblicati su un'antologia.


L'anno scorso c'è stata Tiro Rapido, versione Giallo e Noir di questa manifestazione... Ci sarà nuovamente in autunno.


Sul fronte dei risultati positivi, invece, tiro fuori uno scheletro dall'armadio...


Ho partecipato al concorso Horror T-Shirt di www.scheletri.com, racconti horror in 100 parole. Santo cielo, un'impresa, davvero. Il mio La Condanna non si è piazzato malissimo nella classifica finale... 20°. Troppo lontano dal primo premio: la pubblicazione sulla maglietta del sito.


Sul retro c'è il racconto vincitore


Poi, dopo alcuni giorni... meraviglia! Esce l'ebook del concorso e da ventesimo... ta-daaan! Sono tra i pubblicati. Evviva, evviva! Il mio bravo raccontino si è meritato dei commenti interessanti sul forum di scheletri... E soprattutto mi è valso la quinta pubblicazione e mezza (purtroppo gli editori non considerano molto le pubblicazioni virtuali, vogliono la carta!).


Be', si continua... Ad Publicationem sine haesitatione!


 


 

Incipit: sensazioni cicliche

E allora ci siamo. Eccoci. Sembra un unizio, ma a dire il vero non lo è. Siamo nel mezzo. Sono nel mezzo di qualcosa, di cambiamenti, di evoluzioni, di conferme e smentite amare.


Nel mezzo del cammin di nostra vita


Così ha scritto qualcuno molto più dotato e perspicace (ma altrettanto Tenace? Forse. Forse no. Di sicuro costante, ma all'epoca non c'erano molte occasioni per essere pubblicati o per ricevere un rifiuto, no?).


Il fatto è che la sensazione di "Mezzo" c'è ed è presente. Non certo intesa come strumento, però, no... Intesa come porzione di qualcosa che ancora deve compiersi. Oh, ci sono così tante cose che devono compiersi... Questo post, tanto per iniziare, ma anche tante altre cose. Trasferimenti, controlli, esami, lavori, scelte...


E allora via. Si parte. To boldly go...


Che poi, partire siamo partiti. Siamo partiti sei anni fa, Simona ed io. Sono partito 34 anni io stesso. Sono partito più di cinque anni fa a cavallo di una tastiera, con la mia Catia Ternani e Leonardo Amici, con Gerini e Zenaga, Franci e... Pirata. E aspetto che tutti loro arrivino da qualche parte. Al momento i miei personaggi viaggiano: di fianco e di fronte a loro scorrono fermate che non sono la loro meta. Rifiuti, indifferenza, proposte di pubblicazione a pagamento. No, grazie. E il viaggio continua...


Asengard in vista: una nuova fermata che si sta affacciando al nostro finestrino. Secondo alcuni potrebbe essere quella buona - ma non sarebbe una fermata, allora, solo una coincidenza per un altro viaggio ancora più bello - secondo altri, invece, sarebbe solo un'altra tappa non adatta. Pessima assonanza. Verità calzante.