giovedì 27 dicembre 2007

Criptico... ma non per tutti

I monti sono stretti dal freddo e cammino gustandomi il silenzio. Dettaglio un incidente stradale, argomento esami clinici e peroro la causa di una dottoressa con qualcosa di strano per le mani. Una ragazza priva di un dito deve tornare a casa e affrontare incubi senza memoria assieme al suo fidanzato. Abu e Corinna si nascondono e mi dispiaccio una decisione presa dall’ATM. Che peccato, sarebbe stato memorabile.


metro


Mi serve un moleskine nuovo.

mercoledì 12 dicembre 2007

Writer block, writer walk

On the road again...


 


Nel romanzo di King Mucchio d’Ossa, lo scrittore Michael Noonan sviluppa un peculiarissimo blocco dello scrittore… che poi però lo porta a percorrere il cammino dello scittore del gioco di parole di cui sopra. Ebbene, io un blocco non l’ho ancora avuto… e se si potesse fare domanda alle autorità preposte, cercherei di non averlo mai, grazie tante. Però ho condiviso con Noonan (oddio, magari con lo stesso King???) un fenomeno simile a quello che sperimenta il personaggio prima di iniziare un nuovo romanzo.


Il fatto è che da qualche tempo è partito un mio nuovo progetto. Partito nel senso che sono alcuni giorni ormai che ho le dita che corrono sulla tastiera del portatile mentre il treno che mi porta al lavoro corre sui binari (certo, poi a Cernusco corrrerò in bicicletta per arrivare in redazione e là dovrò correre ancora per lavoro – ma allora è writer walk o writer run? Tenendo conto che King ha scritto anche The Running Man… mi sa che anche la seconda ipotesi è validissima). Insomma, Noonan sperimenta la sensazione e il fenomeno dei traslocatori. Questi portano in cantina tutti i mobili della casa e li ammassano al buio, coperti da teli e trapunte. E poi se ne vanno, lasciando l’autore a cercare di capire cosa si cela sotto ogni coltre, oggetti che riconosce per le forme. Tutto questo costituisce una metafora con cui King-Noonan spiega il processo per cui la mente di uno scrittore si affolla improvvisamente a livello inconscio di piccoli e numerosissimi elementi narrativi, che occupano i livelli più profondi del ragionamento. A livello cosciente non possiamo riconoscerli (la mano corre sulla coperta indovinando la curva di un divano, il piano di un cassettone). Poi, quando finalmente qualcosa si sblocca (i ragazzi del camion dei traslochi se ne vanno) si può cominciare a portare dalla cantina in casa i vari mobili (mettere in fila gli elementi narrativi, aprire il moleskine e prendere appunti, fissare trasognati un lampione, un incrocio, una penna e vederli collocati in una storia che spunta quasi all’improvviso). Come dice King-Noonan, è un processo molto faticoso (rischi strappi alla schiena) ma ti permette di vedere la tua nuova casa, il posto in cui risiederai per i prossimi mesi, la strada che percorrerai (writer walk).


Bene. Ho ricominciato. Dopo vari tentativi, tra cui uno che era arrivato addirittura ad avere un titolo interessante (A Quattro Mani – mi sa proprio che quest’altra storia devo scriverla!) è partito un nuovo romanzo. Ho la trama, una scaletta dei primi venti capitoli, so dove andrà a parare, continuo a vederne immagini durante la mia vita da "sveglio", tanto che mi sembra quasi di ricordare eventi già accaduti piuttosto che inventarne di nuovi! Difficile la vita dello scrittore (riuscirò mai ad accettare questo termine come applicabile a me?): difficile perché devi essere tanto presuntuoso da voler mandare in giro i parti della tua fantasia, ma anche tanto umile da richiedere l'aiuto, il consiglio, la consulenza di altri. Altri che possano aiutarti a camminare nel modo corretto, a trovare la strada, a scegliere l'andatura. E così ho assunto tre consulenti. Tre consulentesse... Tre donne (non ti arrabbiare Simonina).


Antonella per aspetti culturali e sociali di un'etnia che non conosco.


Valentina per informazioni di natura medica.


Giada per notizie su retroscena universitari necessari a costruire un personaggio importante.


Già... Giada. Giada è al momento in valutazione. Un altro momento importante per chi vuole scrivere: potrebbe essere un nuovo Writer Walk... Buona fortuna, Giada.