domenica 30 settembre 2007

A cosa servono le domeniche pomeriggio?

Questo post è stato scritto ieri, domenica, di pomeriggio. Era pronto, prontissimo, purtroppo la velocità fulminea di un collegamento internet via radio mi ha impedito di caricarlo con le immagini, pertanto l'ho risistemato stamattina. Coraggio fiorellino!


Ritemprarsi o completare i lavori iniziati il sabato. Fare una piccola spesa se non si è fatto in tempo il giorno prima. O anche radunare le idee e cercare di decidere cosa si vuole fare nella vita - qualcuno di molto importante ha appena preso una decisione molto importante e io non posso che appoggiare questa cosa con tutto me stesso - e poi mettersi di buzzo buono per trasformare i pensieri in realtà.


E allora?


Allora mentre altri finalmente si riposano e si ritemprano, io ne approfitto.


2



Perché a che cosa serve avere una casa immersa nella tranquillità dei monti e del tempo libero se non si prova a far tesoro delle cose semplici e preziose come due ore di pace?


1


E allora sotto. Un vecchio progetto che avrebbe già dovuto essere completato e consegnato è stato esumato. Ho spostato strati di polvere da fogli invecchiati e da pensieri che sono rimasti fermi troppo a lungo e via. Una prima revisione continua. Nei miei sogni la prima revisione avrebbe dovuto terminare entro l'inizio di giugno. Per settembre avrei dovuto completare la seconda revisione, in modo da poter finire le ultime modifiche e la messa a punto finale per Natale. Ma pazienza. Tutti hanno momenti di pausa. L'importante è ripartire.



Meglio continuare ad approfittare di questa quiete, prima che qualcuno... si risvegli!


3

mercoledì 26 settembre 2007

Canterò di nuvole e monti

Quando il sole non è ancora sorto sopra le creste rocciose, l'aria sa di muschio e di freddo. Le fronde stormiscono al sussurro di un vento che suggerisce alle mie orecchie voci esotiche e leggende rinate. Coltri di nuvole bianche si attardano sui fianchi dei monti. Scivolano lente, come carezze di amanti, in una danza che unisce il solenne silenzio della montagna alla leggera grazia del cielo. E allora è facile immaginare che nelle valli strette e umide cose antiche si siano risvegliate di recente. Basta chiudere gli occhi per riempire il silenzio tra un'auto e la successiva con il suono di corni e di grida di armati, con note di cembali e tamburi celtici. Non serve un salto di fede per convincersi che oltre il prossimo crinale, dietro un muretto dimenticato, potrebbe trovarsi una contrada antica, una torre diroccata, una strada di pietra che porta chissà dove.


Far over the misty mountains cold, from caverns deep and dungeon halls we must away 'ere of the day to find our long forgotten gold


Come si fa a restare insensibili di fronte a uno spettacolo simile? Come si fa a non voler scrivere di fantasy?

mercoledì 19 settembre 2007

La tenacia può essere sconfitta?

Forse a volte la vena creativa si assopisce. Magari ci sono momenti in cui il desiderio di impegnarsi e costringere a un esercizio, a un lavoro, all'esecuzione di una passione, viene meno a causa di esigenze esterne. Può bastare un calo della voglia di fare. Oppure un periodo in cui c'è semplicemente troppo da fare, indipendentemente dalla voglia. Siamo bravi, bravissimi a trovare scuse. Potrei dire che in questo periodo ho traslocato, mi sono sposato, ho cambiato vita e abitudini, sono passato attraverso una fase difficile al lavoro e una gastrite, ma lo sappiamo bene: sarebbero tutte scuse, solo fili d'erba dietro cui chi vuole fare lo scrittore non può nascondere il suo pachidermico segreto. Certe volte, semplicemente, la pigrizia ci prende. E quando ci prende, è davvero difficile scappare.


Cosa può aiutarci? Ricordare i successi conseguiti, gli obiettivi raggiunti


Immagine 063


E riprendere ad andare avanti.