lunedì 29 settembre 2008

Chi ha il pane non ha i...


Mentre un intessante progetto promozionale prende corpo, procede la correzione di E Venne la Bestia. L'ostacolo principale a una nuova opera, di solito, siamo noi autori. Soprattutto se seguiamo il metodo di lasciare riposare una prima stesura per un paio di mesi prima di rimetterci mano. così ho fatto con EVB... e devo dire che ora, con 75 giorni di distanza dall'ultimo punto alla prima correzione, sono davvero soddisfatto. Sarà un gran romanzo.


Settimana scorsa è stata trasmessa la mia intervista a Radio Cernusco Stereo, condotta da Alessandra Perrotta. Mi sono stati messi a disposizione i file audio dell'intervista (con anche le canzoni che avevo selezionato). Li ho messi online su di un sito di hosting e sono scaricabili liberamente, anche se sono un po' imgombranti (40 e 30 MB ciascuno).


i link sono


1) http://myfreefilehosting.com/f/2b8bd7f071_40.17MB


e


2) http://myfreefilehosting.com/f/0afac97ba5_30.51MB


E mentre mi affaccio su Facebook e sulle sue molteplici possibilità promozionali, nel corso di questo week end si è tenuto al Castello di Belgioioso la manifestazione Parole nel Tempo, la fiera dei piccoli editori. Il detto Chi ha il pane non ha i denti. Ho ricevuto l'invito a partecipare (con tanto di pass gratuiti) non solo da mio editore Asenard, ma anche dalla prestigiosissima rivista Inchiostro! Ho dovuto rifiutare, anche se con un certo rammarico...


 


 

mercoledì 24 settembre 2008

Metafore e risultati

Sveglia, lavaggio, vestirsi in fretta. Colazione veloce. Gioco con il gatto, osservo i due micini ospiti della Casa dei Mostri. Esco con Morgana, preparo lo zaino. Un'abbraccio e due parole con la Faraona, poi via: in auto. Arrivo a Lecco. Traffico. Vedo un posteggio. Stretto, forse corto, lontano.


No, cerco il prossimo.
Un giro a vuoto. Troppe auto.
Un secondo giro. Niente, tutto pieno.
Sto per cominciare un terzo giro, eccolo. Parcheggio, scendo.
Corro!
Sei minuti. Ce la faccio. Corro ancora. Arrivo in stazione, gradini due a due. Il treno.
Le porte chiuse, si muove. Mi lascia lì.


E ora indossiamo le lenti filtranti della metafora.
Sia la routine mattiniera la vita vissuta: impegni, doveri, affetti.
Sia il posteggio la proposta di pubblicazione di un editore.
Sia il treno il viaggio dello scrittore.
Ebbene, si possono trarre interessanti insegnamenti.
Ridurre la vita privata e i doveri quotidiani permetterebbe un impegno migliore e la possibilità di scegliere prima e meglio.
Ma certe volte... basta saper cogliere l'occasione che ti si presenta subito, portare a casa il primo risultato e riorganizzarsi per far meglio il giorno dopo.
Un passo alla volta


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Nel frattempo, sotto il termoclino...


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Si muovono cose. Si concretizzano.


Ho lanciato un piccolo concorso letterario con un forum di matti (http://poetiescrittori.forumup.it).
Ho avviato la prima revisione di E Venne la Bestia (santo cielo quanta roba da correggere, riscrivere, tagliare!).


QUESTA



Ieri sera ho avuto un incontro importante e sta nascendo un progetto strategico-promozionale che ha molte possibilità interessanti.
E... be', ho scoperto un ottimo strumento pubblicitario.
GRATUITO.

giovedì 18 settembre 2008

Circa la paura

Nel suo saggio Danse Macabre, Stephen King mi ha spiegato i meccanismi dell'horror e quale sia il sottile fascino e l'attrazione del trovarsi spettatori di storie di paura. Non è qualcosa di malsano o disdicevole come potrebbero ritenere i benpensanti. Si tratta oviamente di un momento catartico, di rinascita, una specie di reset della mente che ci permette di "riallineare le nostre percezioni" (Tyler Durden docet). Insomma, tanti paroloni per dire che vedere un disgraziato inseguito da un mostro ci serve a sentirci meglio, ci permette di tornare al lunedì mattina in ufficio pensando che potrebbe andarci peggio. Si tratta del meccanismo che ha generato i miti del passato e che pervadeva i racconti fatti dai primitivi, di notte, di fronte al fuoco. Racconti di mostri, eroi, dei... gli stessi racconti dei boy scout, o che si fanno il venerdì sera alle feste, quando qualcuno comincia a parlare di fantasmi.



Sto leggendo uno dei Libri di Sangue di Clive Barker e mi sono imbattuto in una frase interessante che spiega come questo atteggiamento quasi vouyeristico dell'appassionato di horror nei confronti delle disgrazie altrui possa essere ribaltato per produrre un nuovo tipo di orrore. La frase è la seguente:


Non vi è piacere eguale alla paura finché appartiene a qualcun altro


Agghiacciante ma efficace. E purtroppo trova riscontro in molte manifestazioni del costume e della nostra società. Altrimenti non si spiegherebbe il successo di certi spettacoli televisi. Non serve scomodare gli snuff movie: basta pensare a Veline. Ieri sera ne abbiamo guardato un pezzo e il momento della selezione finale ha effettivamente un certo fascino. Non tanto la selezione in sé, quanto il fatto che attraverso lo schermo giungeva fino a noi la tensione - la paura - delle ragazze in gara. Eravamo attratti dalle sensazioni provate da queste ragazze e volevamo vedere come sarebbe andata a finire. C'erano tutti gli elementi di una storia dell'orrore: gente normale gettata in una situazione straordinaria (sopra-naturale), una bella protagonista (magari anche una scream queen) in abiti discinti, una prova da superare, l'imprevisto, la tensione dell'essere messi alla prova da qualcosa di ineluttabile e irraggiungibile, il dolore e la delusione degli sconfitti (le vittime) descritti e proposti nei minimi, spietati, particolari e il sollievo di chi, invece, ce la fa.


Amo le storie dell'orrore, ma esserne protagonista sarebbe... be', orribile.


Devo chiedere a Lidia (http://lidiahelene.blog.tiscali.it/) cosa ne pensa... potremmo scrivere un articolo a quattro mani da pubblicare su La Zona Morta, o magari da mandare a La Tela Nera o Horror Magazine.
Uhm... adesso che ci penso potrei chiederle quasi di scrivere una prefazione per il mio prossimo romanzo pubblicato. Perché pubblicherò un nuovo romanzo - io lo so, anche se il mio futuro editore ancora no.


E intanto?
Intanto sono stato a Radio Cernusco Stereo e ho parlato per più di trenta minuti di Legame Doppio, della mia vita e di come ho scritto questo romanzo. Certo, a detta di Alessandra Perrotta che mi ha intervistato la radio è piccina piccina, però trasmette anche in streaming (
www.rcs939.it) ed è sempre meglio di un dito in un occhio.
Soprattutto se il dito è artigliato e l'occhio è il mio.
Scherzi a parte, è stata una vera emozione, un momento unico e speciale e quando mi sono ritrovato di fronte a quel microfono...


che paura!

mercoledì 10 settembre 2008

La Forza scorre potente in queste pagine - AGGIORNAMENTO

Ci sono in ballo così tante cose e così tanti eventi che a volte le giornate sono veri maelstrom. La tranquillità mentale per tirar fuori nuovi progetti non c'è. La quiete per coltivare progetti già avviati si dissipa nelle continue attenzioni che bisogna rivolgere a questo o quello. Eppure, anche in questa situazione che non favorisce assolutamente un processo creativo, riesco a fare. E fare vuol dire anche soltanto tirare fuori una cosa dal limbo e avviarla al giudizio altrui. Lo so...è criptico. Espliciterò se ci saranno sviluppi.


Intanto, una massima che mi è sempre stata molto cara...



Fare! O non fare... Non esiste provare


...


e ogni tanto arrivano anche le soddisfazioni


http://poetiescrittori.forumup.it/viewtopic.php?t=993&highlight=&mforum=poetiescrittori


giovedì 4 settembre 2008

Hic Sunt Dracones

Dopo aver scritto un primo romanzo sui fantasmi e poi un secondo romanzo sui fantasmi (sì, mi piacciono molto le storie di fantasmi), mi sono trovato qualche tempo fa con l’esigenza – quasi fisiologica, una vera e propria spinta creativa - di scrivere un nuovo romanzo. Sapevo che sarebbe stato di tipo fantastico, magari con elementi cupi se non addirittura un vero romanzo horror.


Ritengo che una storia dell’orrore debba essere drammatica ma necessariamente con elementi sovrannaturali (ho trovato questa definizione in varie fonti). Questo voleva dire che serviva qualcosa di fuori dal normale, un elemento esterno. Un monstrum.


Già. Ma cosa mettere? Una volta sarebbe stato più facile. Quando le carte geografiche avevano aree bianche con la scritta hic sunt dracones era facile immaginare il buio popolato di creature terribili. Ma oggi… ai tempi di Internet, YouTube, Google Earth… come si fa a rendere credibile l’esistenza di un’entità sovrannaturale?


Poi ho avuto l’illuminazione.


Illuminazione che sento di poter rappresentare con le parole di Robert R. McCammon, autore di Hanno Sete (Urania Horror, Mondadori, 7,50 euro in edicola) – che mi sto letteralmente divorando!


 




Chi ci avrebbe creduto prima che fosse troppo tardi? Perché la loro forza più grande, la forza che aveva permesso loro di sopravvivere in un mondo che s’era evoluto dal carro trainato da buoi alla Cadillac, dalla fionda al raggio laser, era il fatto che non si credeva alla loro esistenza. La “razionalità”, pensò, era il loro scudo invisibile, perché loro infestavano il territorio di paure e di incubi.


 


Semplice e di conseguenza geniale.

martedì 2 settembre 2008

Come funziona? Sezioniamolo!


disclaimer: l'uso di termini come "sezionare" o l'idea relativa al sezionare esseri viventi mi ripugna pesantemente, l'idea stessa di vivisezione è una barbarie, quanto di più vicino a un disegno infernale, per quanto mi riguardi


da Wikipedia
Reverse engineering (RE) is the process of discovering the technological principles of a device, object or system through analysis of its structure, function and operation.


che tradotto in modo un po' maccheronico e approssimativo sarebbe...


Ingegneria inversa: è il processo di scoprire i principi tecnologici di un dispositivo, oggetto o sistema attraverso l'analisi della sua struttura, delle sue funzioni e del suo modo di operare.


Insomma, è un po' quello che cerchiamo di fare leggendo e studiando i romanzi di autori che "ce l'hanno fatta", alla ricerca del segreto che fa la differenza tra Loro e Noi.
Più o meno quello che fanno certi scienziati pazzi che aprono tutto quello di strano che trovano per capire come funziona (e a volte finisce molto male... basta leggere Alle Montagne della Follia per capire cosa intendo).


Lasciamo perdere che in campo Fiction sono al 95% stranieri. Lasciamo perdere che siamo un popolo di esterofili. Lasciamo perdere che "no, il fantasy o l'horror in Italia non funzionano a meno che tu non ti chiami King o Martin".
Lasciamo perdere?


NEANCHE PER SOGNO!

lunedì 1 settembre 2008

Grazie Lidia!

Ci può capitare di incrociare la nostra strada con quella di qualcuno che ha interessi e passioni simili alle nostre ma che, se non fosse per un fortuitissimo caso del destino non avremmo conosciuto mai. A me è successo con un gruppo di persone (oltre che con mia moglie - la Faraona) tutte animate dall'interesse, dall'amore per la scrittura e per la lettura. Alcune diventano editori e scelgono di investire e credere sulle fatiche di emerito sconosciuto (anche se, evidentemente, quanto ha scritto questo sconosciuto deve aver costituito una buona presentazione).


Altre invece scrivono, leggono, faticano e sperano.

Sono persone che abitano e vivono lontano da me, eppure le sento molto vicine. Alcune hanno un blog il cui indirizzo ho inserito tra i miei link. Altre invece le sto inserendo in questi giorni. Una di esse, Lidia (meglio nota anche come l'autrice Maria Lidia Petrulli, il cui blog è l'incantevole http://lidiahelene.blog.tiscali.it/), amante del ciclo arturiano, della Sardegna, del mare e della poesia di un mondo fatto di orizzonti e sensazioni celtici mi ha omaggiato di una bella recensione sul sul Blog.


LegameLidia


Per leggerla però bisogna andare alla pagina relativa, direttamente a casa di Lidia http://lidiahelene.blog.tiscali.it//CRISTIAN_ANTONINI_e_LEGAME_DOPPIO_1922495.shtml
Be', grazie mille, Lidia.