sabato 2 agosto 2008

Parole di fantasia, parole di verità

Da qualche tempo ho voglia di “scienza del crimine”. No, non in televisione: CSI non riesco più a vederlo (anche se non ho mai avuto occasione di guardare la serie con Gary Sinise) e Criminal Minds a volte mi mette ansia. Parlo di libri. E allora in modo discreto, lento e cauto, mi sono avvicinato a una storia di cui avevo solo sentito parlare, quella de Il Collezionista d’Ossa. Trovato il romanzo originario l’estate scorsa in edizione economica, l’ho comperato e divorato.

Ora sto leggendo il secondo libro di Jeffrey Deaver: Lo Scheletro che Balla. Lui è bravo, niente da dire. Le indagini sono interessanti e avvincenti e i personaggi gradevoli. I cervelli di Lincoln Rhyme e Amelia Sachs sono prodigiosi e riescono a trovare tracce di colla comune da busta in un vetrino al microscopio e da qui risalire al fatto che guardano i resti lasciati da una chiave nuova consegnata in una busta di carta e quindi incastrare il cattivo. Magari un po’ tirato ma… insomma divertente. Tutto inventato.


Durante la stesura di E Venne la Bestia, ho conosciuto E. la quale studia medicina legale. Ho dovuto farle delle domande e lei mi ha consigliato l’acquisto di un libro della sua professoressa, la dottoressa Cristina Cattaneo. Quando l’ho cercato, il suo libro non l’ho trovato (era Morti Senza Nome, l’ho preso solo settimana scorsa). Ho invece trovato quello subito prima: Turno di Notte. Spiega la cruda e terribile verità della medicina a legale a Milano. CSI Bovisa, così la chiama un tassista citato nel libro. Spiega come sia quasi impossibile incastrare qualcuno partendo solo dalle fibre di stoffa gialla sotto le unghie di una vittima come vorrebbe farci credere la TV: ci sono milioni di altre variabili da considerare. È un libro portentoso, bellissimo, terribile. Lascia indifferenti come un pugno nello stomaco. Rimarrà con me per sempre: in tre occasioni diverse mi ha portato alla commozione. Tutto vero.


 

Due diversi autori hanno narrato eventi inventati ed eventi reali. Per quanto differenti, i risultati mi hanno colpito.

3 commenti:

  1. il genere thriller contemporaneo, alla csi non riesce mai a convincermi del tutto, sia che si tratti di telefilm, sia che si tratti di romanzi, gli autori descrivono improbabili intuizioni che non stanno in piedi per quanto inverosimili risultano, anche all'occhio di un non esperto. più che investigatori e poliziotti mi sembrano tanti Houdini!

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  2. Sì, ti capisco. Io mi sto lasciando divertire da Deaver.
    Ti parlo però della Cattaneo: quello che scrive lei NON È fiction. Lei lavora al Labanof, il laboratorio di medicina legale di Milano, riferisce delle sue esperienze. Prova a leggerlo uno dei suoi libri, spiega anche e soprattutto quanto sia diverso e lontano il mondo della fiction dalla realtà. È sorprendente ed altamente illuminante. Notevole davvero.

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  3. ho cercato il libro ma non lo trovo in giro, già trovato online, ora lo ordino e me lo leggo pure, sembra davvero interessante! grazie

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