mercoledì 25 ottobre 2006

Exordiens cruciatus

Esordire. È difficilissimo, una vera fatica. Non tanto per tutte quelle sere, mattine, pomeriggi e giornate passate a scrivere, rileggere, riscrivere e meditare sul tuo romanzo. Nemmeno per cercare un editore che poi decida di credere in te. La cosa difficile è bucare il velo dell'oblio e farsi vedere, notare dai lettori. Perché altrimenti le nostre parole, per quanto gridate o appassionate, restano inudite nel clamore dei moltissimi volumi che ogni mese raggiungono le librerie. Alcuni editori ti aiutano. Altri un po' meno. Resta il fatto che far sapere al mondo che un libro "c'è", è difficile. Complimenti, Angela: la tua lettera la sottoscrivo in pieno. http://cristalpen.splinder.com/

4 commenti:

  1. Ne avevo spedite parecchie: "Il Messaggero" l'ha pubblicata tagliando impietosamente alcune parti, invece "Il tempo" l'ha lasciata quasi integra. E' più che altro uno sfogo, si scrive per sé stessi, è vero, ma poi quando il libro è ultimato in un certo senso smette di appartenerci, diventa un bene comune. Di tutti. Ma solo alcuni, pochissimi, potranno conoscerne il contenuto. I lettori non si raggiungeranno mai se non c'è un'adeguata distribuzione. Restiamo esordienti per sempre.

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  2. Parole verissime e amare quelle dell'articolo! Mi unisco nei complimenti ad Angela che ha saputo comunicare un problema di tanti in modo semplice e conciso!

    Ciao Kryss! ^.^

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  3. Layla, io spero che anche tu avrai presto questo "problema" :-) Naturalmente il mio è un augurio che riguarda la pubblicazione, per trovare un pubblico, ci sarà tempo. Magari fondiamo un club per la promozione del libro degli esordienti. Hai visto mai... In bocca al lupo di cuore! Tienici informati sugli sviluppi.

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  4. Esra, grazie per il sostegno e ovvio sì che vi tengo informati! :) Così come spero facciate voi.
    Anche la tua idea non è niente male, sai?
    Un abbraccio a te e a Crhiss.

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