Fatto.
Il castello era bellissimo. L'emozione è stata davvero tanta e molto forte. Ombre e sale buie, luci di candela, pareti antiche e voci moderne. Sono giunte le 18:00, l'organizzazione ha aperto le porte di una antica stanza al secondo piano del castello. Poltrone in stoffa rossa. Candelabri argentati. Un palco. Un divano e due poltrone. Ho visto entrare nella sala la mia metà, la mia famiglia, i miei amici, i miei colleghi e... altra gente che mai prima avevo visto. In prima fila la mia Simona e il mio editore. In seconda fila i miei genitori e il mio "collega Asengardiano" Uberto Ceretoli.
Mi chiamano da parte: mi mettono il microfono. Torno sul palco. Io guardo loro e LORO TUTTI guardano me e aspettano.
Respiro e mi tuffo. Tengo a mente la mia scaletta e comincio a parlare.
Legame Doppio muove i primi passi.
Che grandissima emozione dev'essere stata! Da solo davanti al pubblico, anche se in realtà solo non lo eri perché c'era la tua Simo e l'editore che ha creduto e crede in te. Un microfono per dare voce ai pensieri, al libro, per far conoscere lo scrittore, il progetto. Sono sicura che ci saranno tantissime altre giornate come quella ma la prima, come avviene spesso, non si dimentica. Bravissimo! Continua così.
RispondiEliminaEsra :-)
Mi sono emozionata, solo a leggerti! :)
RispondiEliminaGrazie ragazze. Effettivamente è stato molto bello. Non vedo l'ora di andare a quella di Uberto e poi... eheh, diciamocelo: vorrei venire alle vostre!
RispondiEliminaMiticoooo!
RispondiEliminaTe l'ho detto che sarei passata ;)