mercoledì 11 febbraio 2009

L'Italia è una repubblica fondata su... l'ipocrisia

Il paese diviso sulle sorti di una donna in stato vegetale da 17 anni, con corse legislative per decidere qualcosa a cui forse si doveva o poteva pensare prima. Tutti sulle barricate, tutti indignati. Un imprenditore uccide il ladro che trova in casa. Incriminato. Anni fa una coppia di coniugi è stata massacrata da dei ladri che erano entrati in casa. Il Brasile rifiuta l'estradizione di un terrorista italiano dicendo di temere che questi venga torturato una volta tornato in Italia, ma poi milioni di Italiani celebrano il dio del Calcio inchiodandosi gli occhi allo schermo per gustarsi Italia-Brasile. E non scordiamo Grande Fratello e X-Factor!
E poi... un'emittente televisiva rifiuta di parlare di Legame Doppio, dei suoi spettri e della gente sopravvissuta alla Seconda Guerra Mondiale perché... perché l'horror non è adatto al nostro pubblico.


Che strano. E io che credevo che l'orrore albergasse in questo Paese.
Ma va bene, eh. Questo rifiuto è accaduto più di sei mesi fa ormai. Eppure la riflessione è di questa mattina.


Verrebbe proprio da farsi una bella risata. E invece no, apparenze apparenze. Dobbiamo restare rispettabili e seri.
Ma allora mi chiedo...



WHY SO SERIOUS...?


 

3 commenti:

  1. Mi chiedo come fa la gente a provare orrore per l'horror e non per ciò che accade intorno a noi...è più facile negare che ammettere.

    « Me miserevole! Per quale varco potrò mai fuggire
    l'ira infinita e l'infinita disperazione?
    Perché dovunque fugga è sempre l'inferno; sono io l'inferno (...) »

    (John Milton, "Paradiso Perduto", libro IV, vv. 76-78)

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  2. Sì... anche perché poi storcono il naso di fronte alla narrativa. Settimana scorsa c'era un incidente stradale sulla strada verso Lecco. Non ti dico quanta gente ferma a guardare... Siamo attirati dal sangue e dalla morte, siamo attirati dalle storie emotive - è brutto, ma fa parte della nostra natura, un'eredità primordiale. Prima lo ammetteremo, prima potremo convivere con quello che abbiamo dentro. Sono pochi a realizzare che dentro ogni ragioniere, manager, commercialista o avvocato si annida un Cro-Magnon che è migliore del Neanderthal solo perché ha inventato strumenti più evoluti, ma che è comunque a un passo soltanto dai gorilla e dagli orsi.
    Purtroppo manca la coerenza. E il coraggio di guardarsi dentro.

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  3. Sono d'accordo, credo siano in pochi ad essere coerenti a questo mondo, o perlomeno ad ammettere che hanno un lato oscuro che a volte prende il sopravvento.
    è più facile giustificare le situazioni spacciandole per inevitabili conseguenze del progresso e dell'evoluzione, io direi piuttosto inevitabili conseguenze di psicotici latenti che perseverano nell'ignoranza :-)

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