mercoledì 27 maggio 2015

Ciao, sono Christian: scrivo narrativa di genere e non me ne scuso

Nel corso di questo 2015 ho pubblicato due romanzi. Potrebbero essere tre prima della fine dell'anno. Oppure potrebbe esserci il contratto per il terzo. Fatto sta che in questi primi sei mesi sono usciti due miei nuovi titoli. Il primo è un romanzo di fantascienza militare (edito da dbooks.it), il secondo è un romanzo fantastico, drammatico, con una storia d'amore e di terrore, pubblicato da Il Ciliegio. Praticamente un terzo della mia produzione edita.

I Mastini di Muldon: Assalto alla Luna Ribelle
fantascienza militare sanguigna e tamarra
Per chi non l'avesse capito, mi piace la narrativa di genere. Mi piace il fantastico. Mi piace l'intrattenimento.
Datemi mostri, magia, tecnologia avveniristica, viaggi e avventure, lotte, passioni intensi e scenari mozzafiato: ci sguazzo. Oh, sì, ci sguazzo proprio.
Mi piace un sacco, anche se il mondo intorno a me guarda a tutto questo con aria di sufficienza, con distaccato sospetto, forse anche con disprezzo.

La riprova di questo l'ho avuta di recente, organizzando la presentazione per E venne la Bestia, il romanzo pubblicato con Il Ciliegio Edizioni: c'è chi ha cercato di farlo passare per un thriller. Ho ribattuto che non è un thriller, è un horror. Mi han detto che l'horror non piace, non attira, è meglio dire che si tratta di un thriller. Ho fatto notare che se facciamo una presentazione di un libro spacciato per thriller e poi la gente scopre che all'interno ci sono i mostri - no, non quelli veri delle pagine di cronaca - quelli che vengono dalla Narrativa di Genere (eh, sì: ci ho messo le maiuscole di proposito), potrebbero restarci male.

"I mostri? Ma come...?" mi han chiesto.
Be', sì: creature impossibili, terribili, sanguinarie. Esseri che ti fan gelare il sangue. Che se li vedi te la fai addosso.
Dopo un attimo di (imbarazzato) silenzio qualcuno mi ha domandato:
"Ma scrivere qualcosa d'altro?".

Be', non commenterò questa frase.
Ma in un mondo dove la cultura del fantastico non è riconosciuta come tale, chi la cerca, la vive, la legge, la scrive... e magari cerca di promuoverla, ecco, chi fa tutto questo viene visto con sufficienza. Tollerato, insomma. Quasi come se stesse facendo qualcosa di cui dovrebbe invece scusarsi.
Perché Polidori, Poe, Stoker... magari anche King, certo, vanno abbastanza bene. Ma guai ad avere un italiano, vicino di casa, uno che incontri in metrò o in coda alla cassa, che sotto i capelli e in mezzo alle orecchie hai i mostri. Guai!
Molto meglio restare ammantati di realtà: con gli ultrà che patteggiano con il governo, le pensioni d'oro, la corruzione, i politici arraffoni... meglio andare in chiesa la domenica mattina e bestemmiare la domenica sera. Ma almeno siamo persone per bene, accettabili dalla società.
Le altre... dovrebbero scusarsi.

Be', scusate... ma io non mi scuso.
E vi presento i miei mostri.

E venne la Bestia: un incubo d'amoretra Milano e la Valsassina


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