mercoledì 8 aprile 2009

Triplice attesa

Come ho scritto altre volte, l'attesa è la parte peggiore - per me - dell'essere scrittore.


Attesa di risultati, attesa di risposte, attesa di "magia".



Vivere l'attesa dei risultati significa attendere e cercare di non pensare troppo alle scadenze di concorsi e premi letterari a cui partecipo, ma anche e soprattutto, lasciare che le vendite vadano come devono andare. Certo la promozione è importante e nessuno è tanto affermato da poter snobbare l'idea di organizzare presentazioni per un proprio libro. Anche se al momento non ho più molta voglia di presentare - ancora - Legame Doppio, quando comunque la distribuzione non è delle migliori e stanno uscendo altre novità. Forse è una fase transitoria e l'entusiasmo ritornerà. Vedremo.
L'attesa di risposte è una brutta compagna. E Venne la Bestia è in giro e ci sono delle possibilità, più o meno concrete. Ma attendere che qualcuno legga, valuti e risponda è davvero davvero difficile. Soprattutto perché la mente corre da sola e tende a riempire le giornate di silenzio con elucubrazioni, sogni e speranze. C'è l'entusiasmo di chi mi sta intorno che è una coperta calda ma... ma è una coperta che avvolge solo me: dovrebbe avvolgere anche chi legge! Certo, mi aiuta a tirare avanti, ma rende l'eventuale risposta negativa un po' più dolorosa.
L'attesa della magia, invece, è qualcosa che questa voltvivo in modo più rilassato. Al momento la mia mente non è occupata da un nuovo romanzo, ma da molte idee differenti. Queste danzano, si accalcano, richiedono attenzione. Ognuna si propone come degna di nota, meritevole di impegno. E magari lo è anche. Ma non posso ancora iniziare a scrivere un altro romanzo. Non posso inseguirlo io. Un'idea scalzerà le altre, le eclisserà, e allora comincerà una nuova fare e le dita torneranno a correre e lo sguardo riprenderà a fermarsi a chilometri di distanza da ciò che sto davvero guardando.
Non rimane altro che aspettare.
...fosse facile!


Nessun commento:

Posta un commento